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CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA

Conflitto russo-ucraino: creata alla Farnesina una speciale casella di posta elettronica per le imprese – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha costituito una Unità di crisi a sostegno delle imprese esportatrici verso i Paesi coinvolti dal conflitto e dalle conseguenti sanzioni.

In questo contesto è stata creata una casella di posta elettronica dedicata, alla quale le imprese possono indirizzare le proprie richieste di informazione.

Questo strumento permetterà di raccogliere le segnalazioni delle aziende esportatrici verso Federazione Russa, Ucraina e Bielorussia e di fornire loro informazioni sulle limitazioni agli scambi correlate all’impianto sanzionatorio UE/USA, dalle misure adottate da parte russa e alle ulteriori possibili effetti della crisi

 

Sanzioni in vigore e impatto sull'export

 

Quinto pacchetto di sanzioni varato dall'UE nei confronti di Russia e Bielorussia

L' Unione Europea ha varato in data 8 aprile il quinto pacchetto di sanzioni verso Russia e Bielorussia che ha effetti in diversi ambiti:

  • Divieti relativi al carbone e altri combustibili fossili solidi;
  • Divieti connessi al trasporto;
  • Estensione dei divieti di esportazione;
  • Estensione dei divieti di importazione;
  • Ulteriori misure economiche e finanziarie;
  • Ulteriori misure sanzionatorie verso persone fisiche e Enti russi.

I dettagli sulle nuove misure e la relativa normativa sono consultabili sul sito WorldPass (Sportello informativo delle Camere di Commercio per l'internazionalizzazione).

 

E' possibile consultare sul sito dell' Agenzia delle Dogane specifici avvisi e chiarimenti sugli effetti che le restrizioni hanno nelle operazioni doganali.

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Con nota del 2 marzo 2022 n. 99410/RU l'Agenzia delle dogane ha fornito indicazioni sulle misure restrittive nei confronti della Federazione Russa e della Bielorussia sia all'importazione che all'esportazione. La nota si sofferma sulle deroghe alle restrizioni, le cui condizioni devono, in ogni caso, essere dichiarate dall'esportatore nella dichiarazione doganale, attraverso l'utilizzo di specifici codici riportati nelle tabelle presenti nella nota delle Dogane.

È stato emanato il Regolamento(UE) 2022/355 del Consiglio del 2 marzo 2022 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia, al quale è seguita la nota integrativa n. 105746/RU del 7 marzo 2022 dell'Agenzia che fornisce indicazioni sulle misure restrittive all'importazione e all'esportazione da e verso la Bielorussia e sulle relative deroghe.

Le Dogane hanno dato notizia che tutte le ultime restrizioni disposte verso i Paesi coinvolti sono state integrate nella Banca dati TARIC, dove per ogni voce doganale interessata possono essere verificate le relative informazioni aggiornate.

Nel sottolineare l’importanza del rispetto delle disposizioni dell'Unione, le Dogane precisano che la mancata applicazione dei regolamenti (UE), concernenti misure restrittive nei confronti di determinati Paesi terzi assoggettati ad embargo commerciale, è sanzionata dall’art. 20 del D.Lgs. 15 dicembre 2017, n. 221, che prevede, per le diverse condotte, la reclusione da un minimo di un anno a un massimo di sei anni, la multa da un minimo di 15.000€ a un massimo di 250.000€, oltre la confisca dei beni oggetto del reato.

Viene, inoltre, raccomandato agli esportatori di consultare puntualmente la banca dati TARIC e di attenersi alle indicazioni fornite, monitorando costantemente anche il portale ADM nella Sezione dedicata alla crisi russo ucraina per seguire l’aggiornamento delle disposizioni emanate in ragione dell’evolversi della crisi in corso.

Le Dogane precisano, inoltre, che le misure adottate o in corso di adozione per assicurare l’applicazione delle sanzioni emesse potranno portare ad un incremento dei controlli doganali sulle merci provenienti o dirette in particolare verso le zone coinvolte nella crisi.

Alle comunicazioni delle Dogane segue quella dell'Autorità nazionale UAMA n. 6830 del 7 marzo 2022 che dispone con proprio provvedimento la sospensione per un mese di tutte le autorizzazioni in corso di rilascio o già rilasciate per i beni a duplice uso destinati alla Federazione russa e alla Bielorussia. Si realizza, dunque, di fatto lo stop all'export dei beni a duplice uso verso quei Paesi per un mese a partire dal 7 marzo. UAMA si riserva di rivalutare la decisione entro il periodo di sospensione stabilito.

 

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Per una panoramica di dettaglio delle sanzioni già in vigore prima della attuale crisi si rimanda ad un documento di sintesi dell'Agenzia ICE reperibile al link seguente: Nota misure restrittive FR sanzioni UE febbraio 2021.

Ulteriori misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Federazione russa:

Le sanzioni riguardano specifiche categorie merceologiche, il settore finanziario e restrizioni destinate a specifiche persone fisiche e giuridiche; per alcune categorie di beni l'export deve essere autorizzato con specifica autorizzazione rilasciata dall'Autorità competente (per l'Italia il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ).

Il panorama del sistema sanzionatorio muta comunque di giorno in giorno, e sono previste prossimamente ulteriori nuove misure restrittive.

In tale contesto, pur non essendovi al momento un divieto generale sull'esportazione, le imprese devono essere consapevoli che:

  • Dovranno a monte verificare se i loro beni rientrano nelle categorie soggette a restrizione da parte dell'UE, ma anche da parte della stessa Federazione russa;
  • Attenzione particolare dovrà essere posta per i beni cosiddetti "a duplice uso"; per eventuali dubbi dovrà essere interpellata l'Autorità nazionale - UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) responsabile anche per il rilascio delle autorizzazioni previste per l'esportazione, il trasferimento, l'intermediazione, l'assistenza tecnica ed il transito dei prodotti a duplice uso e delle autorizzazioni, per il commercio, diretto e indiretto, di prodotti listati per effetto di misure restrittive unionali;
  • In caso di dubbio verificare con la suddetta Autorità se i propri prodotti rientrano tra quelli che necessitano di autorizzazione;
  • Verificare che i beni non siano destinati alle persone fisiche e giuridiche coinvolte dalle sanzioni;
  • Tenere in considerazione che le misure restrittive a livello finanziario (sempre più rigide) possono generare il blocco dei pagamenti bancari e quindi mettere a rischio il ricevimento dei pagamenti dai clienti.

 

Dichiarazioni causa forza maggiore

Le Camere non potranno rilasciare alcuna dichiarazione in merito alla causa di forza maggiore connessa all'attuale conflitto russo / ucraino. Nei casi di guerra infatti fanno fede, oltre le clausole contrattuali anche le normative e le restrizioni imposte a livello internazionale e dell'Unione Europea.

 

Sospensione Carnet ATA

In considerazione dello stato di guerra tra Federazione russa e Ucraina il rilascio dei carnet ATA per merci destinate nei Paesi in questione sono sospesi, fino al perdurare del conflitto, in quanto vengono meno le garanzie cauzionali che sono alla base dell’operatività del sistema ATA. In caso di necessità gli operatori potranno far ricorso alle operazioni doganali di esportazione e importazione temporanea, da effettuarsi direttamente in dogana con i depositi cauzionali richiesti dai Paesi interessati. È possibile che la sospensione del rilascio dei Carnet ATA sarà estesa alla Bielorussia, come già attuato da altri paesi europei, qualora le condizioni del Paese dovessero assumere aspetti di maggiore criticità.

Info

Commercio Estero
Ultimo aggiornamento venerdì 05 agosto 2022
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