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Mediazione

MEDIAZIONE

Il 15 Novembre 2023 è entrato in vigore il D.M. n. 150/2023 (pubblicato sulla G.U. n. 255 del 31/10/2023) che disciplina gli organismi di mediazione, i requisiti per i mediatori e le nuove indennità di mediazione

 

Il 30 giugno 2023 è entrato in vigore il d.lgs. n. 149/2022 (“Riforma Cartabia”) che introduce sostanziali novità anche per la mediazione civile e commerciale (d.lgs. n. 28/2010).
In particolare: 
- sono state ampliate le materie per le quali il ricorso alla mediazione diventa obbligatorio. Alle materie già previste (condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo stampa o con ogni mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari) si aggiungono l’associazione in partecipazioneconsorziofranchising, operaretesomministrazionesocietà di persone e subfornitura; 
-  la data del primo incontro di mediazione deve essere compresa tra i 20 e i 40 giorni dal deposito della domanda, e la durata complessiva del procedimento è fissata in 3 mesi, prorogabile per altri 3;
- il primo incontro di mediazione, in precedenza avente per le parti esclusivo carattere informativo, assume valenza operativa e concreta. Mediatore, parti e avvocati sono coinvolti sin dal primo incontro in una mediazione effettiva.

 

Per le spese di partecipazione al primo incontro, si applica il vigente Regolamento, con la relativa tabella delle indennità.

 

La mediazione costituisce una possibilità di affrontare le liti civili e commerciali con tempi e costi ridotti rispetto alla giustizia ordinaria.

E’ uno strumento utile e efficace per privati cittadini e imprese che vogliono arrivare ad una conclusione rapida delle controversie civili e commerciali, uno degli aspetti più interessanti dell’istituto in questione è proprio quello di trovare una soluzione che soddisfi tutti i soggetti coinvolti, inoltre la mediazione permette di risolvere questioni aperte da anni in poco tempo, concludendo il procedimento con un accordo scritto dalle parti stesse, guidate dal mediatore che è un professionista terzo e imparziale, designato in base alla specializzazione nella materia in cui i soggetti presentano la domanda. Da non dimenticare che qualora una delle parti non ottemperasse a quanto previsto dall’accordo, lo stesso può diventare vero e proprio titolo esecutivo.

 

VANTAGGI DELLA MEDIAZIONE

 

Economicità I costi sono contenuti e predeterminati, è inoltre possibile beneficiare di importanti agevolazioni fiscali (il verbale di accordo è esente dall'imposta di registro entro il limite di valore di € 100.000,00).

Viene riconosciuto un credito di imposta pari all’importo pagato per le spese di mediazione, fino ad un massimo di 600 euro.
 

Velocità Sono necessari mediamente 52 giorni dalla presentazione della domanda alla conclusione del procedimento. La procedura ha una durata massima di tre mesi, prorogabile di altri tre con accordo scritto delle parti.

 

Efficacia L’accordo raggiunto in mediazione ha valore di contratto tra le parti, il verbale di avvenuta conciliazione, quando tutte le parti sono assistite da un avvocato ed è sottoscritto dalle stesse e dai rispettivi avvocati, è titolo esecutivo, ha cioè valore di sentenza.
 

Riservatezza Sia le Parti che il Mediatore sono tenuti a non rivelare informazioni emerse nel corso della procedura.
 

Semplicità Per avviare la procedura è sufficiente la compilazione e la trasmissione di un modulo all’Organismo di mediazione. Se la parte chiamata accetta l’invito a presentarsi, si terrà il primo incontro al quale le parti dovranno partecipare assistite dai propri avvocati. Si tratta di una procedura informale: le parti, in accordo con il mediatore, sono libere di gestire l’incontro in base alle loro esigenze.

 

Controllo sul risultato L’accordo avviene solo quando le parti, facilitate dal Mediatore, raggiungono un’intesa. Se ciò non avviene, le stesse non perdono alcun diritto e possono, per tutelare le proprie ragioni, avviare una causa giudiziaria. 

 

MANUALI E STATISTICHE

Ultimo aggiornamento mercoledì 28 agosto 2024
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