Varese Occupazione: 21mila Opportunità
Nel periodo settembre-novembre, le 59mila imprese della provincia di Varese hanno in programma di ricoprire quasi 21mila nuove posizioni. Il dato emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi e Statistica di Camera di Commercio - ora pubblicata sul portale http://www.osserva-varese.it - sulla base dell’indagine del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal che ha interpellato 6mila imprese varesine.
«L’elemento più importante che emerge dall’analisi – spiega il presidente di Camera di Commercio, Fabio Lunghi – è che la richiesta di personale sta risalendo, superando in taluni casi anche quella del 2019. Sebbene i costi di energia e materie prime destino delle preoccupazioni, i programmi occupazionali appaiono sostenuti dalla ripresa dell’economia».
Così, le entrate annunciate dalle imprese raggiungono quota 20.990, in crescita rispetto alle 17.870 dello scorso trimestre. Fa sperare l’industria con 6.630 nuovi profili ricercati, di cui 5.660 nel manifatturiero e nelle public utilities (+5,8% rispetto all’analogo trimestre 2019). Oltre ai comparti della meccanica e dell’elettronica, in crescita risulta il mondo delle costruzioni.
Tiene testa il settore dei servizi, che nel trimestre intende assorbire il maggior numero di figure professionali, effetto di una generale ripresa del terziario con la riapertura delle attività. In aumento, sia il commercio (3.740 ingressi tra settembre e novembre), sia i servizi alle persone (3.160), sia infine il turismo con le attività di alloggio e ristorazione (2.980).
Entrando nel dettaglio mensile, l’analisi riferita al solo settembre, con 2.080 nuovi ingressi nelle manifatture, evidenzia un miglioramento del 3% nelle previsioni di assunzione rispetto allo stesso periodo del 2019.
Quanto alla tipologia di contratto, quelli a tempo determinato sono i più numerosi (60%), seguiti da quelli di apprendistato (25%).
Di rilievo anche la crescente difficoltà di trovare candidati in possesso dei requisiti di competenza o esperienza utili per l’assunzione. Il 39,6% delle imprese interpellate fa fatica a reperire alcuni profili professionali (era il 33% a settembre 2019). In particolare, sono in ricerca le imprese che intendono selezionare progettisti, ingegneri e professioni assimilate (69,4%), tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (58,2%), personale specializzato nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (55,1%), ma anche conduttori di impianti nelle industrie tessili, e dell’abbigliamento (67,5%) e, infine, operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (54,5%).