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Import-export: bilancia commerciale + 1 miliardo e 300 milioni
Il dato relativo al primo semestre 2024, conferma per il territorio varesino un saldo della bilancia commerciale positivo per più di 1,3 miliardi di euro, mentre nel territorio regionale risulta negativo (-5,6 miliardi di euro); in entrambi i casi, tali saldi risultano più alti rispetto a quelli rilevati nello stesso periodo del 2023.
L'export varesino del semestre ha visto una lieve flessione (-2,3%) rispetto a quanto riscontrato lo scorso anno, passando da 6,1 a 5,9 miliardi di euro. Calo più accentuato rispetto a quello evidenziato a livello regionale (-1,7%) e nazionale (-1,1%); performance che può essere parzialmente giustificata dal rallentamento dell’economia in Germania, a cui è strettamente correlata quella varesina.
Il saldo della bilancia commerciale in aumento a fronte di esportazioni in diminuzione può voler dire solamente una cosa: anche le importazioni sono calate e in misura maggiore rispetto alle esportazioni (variazione di -9,8% rispetto al dato di giugno 2023). Anche in questo caso la provincia di Varese rispecchia a pieno quello che si è visto sia in Lombardia che in Italia, con variazioni delle importazioni pari rispettivamente a -3,4% e -7,4%, superiori ai cali percentuali dell’export. Questi dati sono spiegati prevalentemente dal rallentamento dell’inflazione, che si attestava a livelli di gran lunga superiori nei primi mesi del 2023.
In modo conforme rispetto a quanto visto a dicembre dello scorso anno, il primo partner commerciale per Varese è la Germania (export per quasi 700 milioni di euro, pari all’11,7% sul totale), anche se con una flessione di -12,1% rispetto al primo semestre 2023. Seguono Francia (9%), USA (7,8%), Regno Unito (6,8%) e Spagna (5,1%). È interessante notare che le esportazioni verso questi principali paesi elencati sono quasi tutte in calo rispetto a giugno ’23 (l’unica eccezione è il Regno Unito con +19,9%).
Il calo dell’export è dovuto principalmente al manifatturiero (-2,4%), che rappresenta il 98,8% del valore totale delle esportazioni, con variazioni negative critiche nel settore tessile e dell’abbigliamento (-28,7%), dei prodotti in metallo (-13,6%) e delle materie plastiche (-11,3%). Segnale inverso fornito in particolare dai mezzi di trasporto (+78,5%) e dagli articoli farmaceutici (+43,4%), ma anche dall’alimentare (+7,7%).
Tutti i dati su OsserVa, portale statistico di Camera di Commercio.